Signori Funzionari e Ufficiali dei Servizi di Informazione e di Sicurezza dei Paesi amici presenti, desidero rivolgerVi un messaggio conclusivo di apprezzamento per il lavoro svolto con tanta convinzione, dedizione e sapiente impegno durante queste giornate del primo Seminario internazionale sulla criminalità organizzata.
Relazioni, tavole rotonde, dibattiti e confronti hanno visto Lor Signori continuamente stimolati ad approfondire problematiche di notevole spessore per la sicurezza degli Stati, in una comune e rinnovata volontà di promuovere una specifica sensibilità verso l'acquisizione di adeguate strategie di contrasto.
Il Seminario è stato, infatti, una proficua occasione per lanciare un convinto avvertimento sulla gravità del fenomeno criminoso.
I contributi di ognuno hanno fatto emergere come fondamentale l'orientamento ad una costante collaborazione tra i Servizi e come indispensabile l'armonizzazione delle normative di settore allo scopo di meglio definire il ruolo dell'Intelligence finalizzandolo ad una più incisiva azione nei confronti del tessuto criminale.
È significativo che l'impegno nella lotta contro il crimine organizzato nei vari Paesi costituisca oggi motivo di particolare attenzione da parte dei Servizi di Informazione e di Sicurezza.
Ciò fa apprezzare l'intendimento dei Governi a non trascurare alcuna possibilità di intervento e a sfruttare ogni risorsa a disposizione.
Ciò contribuirà, peraltro, in maniera decisiva a capovolgere l'immagine che a volte viene a formarsi nella pubblica opinione di una non matura sensibilità alla lotta al crimine organizzato e farà crescere nella gente una nuova solidarietà nei confronti degli apparati statuali preposti al contrasto, incentivando così la collaborazione degli stessi cittadini.
L'approntamento di un sistema integrato di difesa delle istituzioni democratiche, unito con una forte mobilitazione generale e un pressante coinvolgimento della pubblica opinione costituisce la risposta migliore ad una sfida spavalda e sprezzante dei gruppi criminali.
Ritengo che in questi giorni sia stato ampiamente dimostrato come l'intelligence possa potenziare la conoscenza dei Governi al fine di operare scelte politiche valide.
L'intelligence può e deve fornire un contributo decisivo alle indagini sviluppate poi dalle Agenzie di polizia sotto la guida della Magistratura inquirente.
La minaccia del crimine organizzato è certamente di diverso rilievo nei vari Paesi, ma l'Italia che ha vissuto e vive il dramma della sfida a questa piovra tentacolare ha il dovere di sottolineare quanto il fenomeno sia contagioso e quale alta probabilità vi sia che esso appaia, laddove non sia già apparso, nei territori dei loro Stati.
Sono innumerevoli gli spunti di interesse offerti dai vari relatori che si sono avvicendati durante il Seminario.
Il SISDe ha cercato di offrire a Lor Signori una visione, la più completa possibile, chiamando in questa sala ad intervenire i migliori esperti italiani, che sono stati scelti in modo accurato tra magistrati di altissimo valore, professori universitari di grande prestigio, tra operatori delle Forze di polizia più impegnati e motivati, tra gli operatori dell'intelligence più attrezzati nello specifico settore.
Ritengo con soddisfazione che sia stato svolto un buon lavoro, anzi un ottimo lavoro, e che la gravità del pericolo per la sicurezza interna degli Stati da parte della criminalità organizzata abbia registrato una significativa consapevolezza da parte di Lor Signori.
È la premessa migliore per contrastare la sfida criminale.
Mi è stato riferito dal coordinatore del Seminario della qualità dei contributi offerti dai gruppi di lavoro che sono stati, poi, il sale di questo Seminario.
Giovani funzionari - e questa presenza di giovani motivati è confortante per il futuro dell'intelligence e me ne compiaccio - si sono affiancati a funzionari più esperti nell'approntare efficaci sintesi e prudenti ma lucide valutazioni su quanto sviluppato nel corso delle mattinate.
Da parte di tutti è emerso l'affermarsi di un concetto chiaro: collaborare, collaborare tra noi, collaborare tra i Servizi e le altre Agenzie di contrasto, collaborare a far crescere la fiducia nell'azione di intelligence e nell'attività delle Forze di polizia nella lotta al crimine organizzato.
Inoltre non voglio lasciarmi sfuggire questa occasione per significare la mia gratitudine ai Signori Direttori dei Loro Servizi per aver consentito la loro partecipazione al Seminario e per aver così contribuito a realizzare un momento di riflessione comune, così necessario in questo momento storico.
Ringrazio per la generosa partecipazione i magistrati Siclari, Caselli, Vigna, Grasso, D'Ambrosio e Sciacchitano, il Prefetto De Gennaro, i professori Marconi, Gobbo e Corneli, tutti i funzionari e gli ufficiali della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza, della DIA, di Europol, del SISMi e del SISDe.
Il loro contributo è stato determinante per il successo del Seminario.
Ringrazio, in particolare, ancora una volta il Signor Direttore del Servizio Svizzero che, tramite mio, porge il Suo saluto e ringrazio ognuno di Lor Signori per lo stile e la professionalità di partecipazione al Seminario.
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